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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2011 alle ore 13:27.

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Boom per il fotovoltaico in Italia (Fotogramma)Boom per il fotovoltaico in Italia (Fotogramma)

Il mercato fotovoltaico italiano sta conoscendo un boom oltre le aspettative: è raddoppiato nel 2010 e raddoppierà ancora nel 2011, per potenza installata, che a fine di quest'anno sarà pari a 3,9 GW. L'annuncio viene dall'osservatorio internazionale iSuppli , che quindi a voluto dedicare al fenomeno Italia uno studio ad hoc. Dove si legge anche qualche cautela, perché il boom italiano avviene in un momento ambiguo, con norme ancora non del tutto assestate.

Intanto, iSuppli applaude alla performance di dicembre 2010, che in Italia ha portato 975 MW di nuova potenza installata: una crescita del 100 per cento rispetto al trimestre precedente e del 239 per cento rispetto all'ultimo del 2009. Il totale del 2010 è una potenza installata di 1,9 GW, contro i 720 MW del 2009. iSuppli prevede che ci sarà un ulteriore raddoppio nel 2011, a quota 3,9 GW di nuova potenza installata, quindi è ancora più ottimista rispetto a Gse (Gestore servizi energetici): "tra primo e secondo Conto Energia, al Gse sono pervenute domande di ammissione agli incentivi per oltre 120.000 impianti in esercizio, per una potenza complessiva di circa 2.100 MW", ha spiegato il Gestore a fine dicembre. La stima Gse è quindi di circa 1,5 GW installati solo nel 2010 (contro gli 1,9 GW previsti da iSuppli). Ad oggi, Gse prevede che gli impianti in esercizio in Italia hanno una potenza complessiva di 3 GW.

«Il record del quarto trimestre 2010 si spiega con la corsa degli installatori per ottenere gli incentivi statali, che stanno per scadere», spiega l'analista iSuppli Henning Wicht. «Gli investitori nel solare sono attirati in Italia anche per le grosse riduzioni degli incentivi in Francia, Repubblica Ceca e Spagna», continua.
iSuppli avvisa che il mercato italiano non è però tutto rosa e fiori. Ci sono incertezze: il governo potrebbe cambiare le regole del Conto Energia, per gli incentivi, prima del previsto; anche se è improbabile che lo faccia prima del terzo trimestre 2011. Altre difficoltà, citate da iSuppli: potrebbe rivelarsi complesso connettere alla rete gli impianti fotovoltaici realizzati in meridione; le normative regionali potrebbero limitare le superfici utilizzabili dagli impianti fotovoltaici a terra.

A riguardo, pesano anche alcune incognite: le linee guida sulle autorizzazioni dovevano essere recepite entro il primo gennaio di quest'anno, ma ad oggi sono poche le Regioni che si sono messe in regola: Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Molise, Puglia e Basilicata. In realtà, non tutte di queste hanno concluso l'iter amministrativo per il recepimento (nella maggioranza dei casi manca ancora il parere finale del Consiglio e si è espressa la sola Giunta regionale). Le linee guida di quelle Regioni snelliranno l'iter per le nuove installazioni ma anche porranno alcuni vincoli, per la tutela del paesaggio e il rispetto alle aree agricole. A riguardo, le linee guida pugliesi hanno appena ricevuto il plauso da Legambiente : "brava la Puglia, ora anche le altre Regioni si affrettino per dare certezze allo sviluppo delle rinnovabili e nella tutela del paesaggio". Un ultimo fattore che pesa sul settore, ed è l'altra faccia del boom registrato da iSuppli: le speculazioni da parte di alcuni che ottengono l'autorizzazione per installare impianti per poi rivendere i terreni a prezzi maggiorati agli operatori del settore.

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